“Salvo e le mafie” raccontato nelle scuole.

Salvo E Le Mafie Fine

Riccardo Guido, che lavora con la Commissione Parlamentare Antimafia, è venuto a trovarci a Berlino domenica 16 e lunedì 17 novembre per parlarci del suo libro illustrato Salvo e le mafie.

Il racconto è incentrato sulla storia di Salvo, figlio di un collaboratore di giustizia, e della sua famiglia, una famiglia mafiosa. L’idea del libro nasce dalla volontà di spiegare ai più giovani che cosa sia realmente il fenomeno mafioso. E per fare questo Riccardo Guido ha scelto un punto di vista singolare, diverso dalle più conosciute posizioni dei magistrati e delle vittime di mafia: il punto di vista di un collaboratore di giustizia, di un pentito.

Questa scelta è nata, ci ha spiegato l’autore, dall’esigenza di affrontare in modo diverso la difficile tematica del pentitismo e della rottura del silenzio. La cultura mafiosa infatti si basa in primo luogo sull’omertà, e il collaborazionismo ha fornito le prime informazioni, essenziali per arrivare a comprendere le dinamiche di questa e a spezzarne le catene di comando. Tra i giovani è difficile spiegare che cosa significhi denunciare la propria appartenenza alla mafia, senza per questo essere considerato “spione”, o meglio ancora “infame”. È importante dunque far passare il messaggio che sia giusto rispettare i patti e le promesse fatte, ma che sia altrettanto fondamentale saper rompere i patti sbagliati. Per quanto riguarda la scelta stilistica, infine, i fumetti e i disegni rappresentano un valido strumento non solo per raccontare ma anche e soprattutto per far appassionare i ragazzi alla lotta alla mafia.

Riccardo Guido ci tiene a sottolineare che la storia narrata è pura invenzione, ma che tutti i fatti che la compongono sono veri, e sono frutto di testimonianze raccolte da lui personalmente. Lo stesso nome del protagonista è ispirato dalla storia di una collaboratrice di giustizia calabrese che, avendo avuto figli con due boss mafiosi in lotta tra loro, decise di denunciare per cercare di “salvare” i propri figli dall’inevitabile scontro che li avrebbe messi l’uno contro l’altro, in una tipica dinamica mafiosa per il potere.

nfl jerseys 2017 online 2 “>Il primo incontro si è tenuto di domenica presso il ristorante ‘a Muntagnola. Il lunedì Riccardo Guido è invece stato invitato presso la scuola Albert Einstein e presso la Finow Schule di Schoeneberg. I ragazzi ed i bambini hanno partecipato attivamente alla presentazione.

Tra un sorriso e la lettura di un passaggio del fumetto, mafianeindanke è riuscita a portare anche nelle scuole, tra ragazzi e bambini, l’esempio prezioso della storia italiana dell’antimafia.

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L’interesse di Riccardo Guido verso la nonviolenza lo ha portato negli anni ad avvicinarsi al mondo dell’antimafia. Nel 1986 ha partecipato alla manifestazione per le vittime di mafia a Palermo: la sua prima vera esperienza diretta con il mondo dell’antimafia. Negli stessi anni ha svolto attività di volontariato nel mondo dell’educazione, anche in riformatorio. Qui ha imparato a parlare ai ragazzi.

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