Nell’estate del 2017, in una conferenza di mafianeindanke, si strinsero la mano Peter Henzler, Vicepresidente dell’ufficio federale della polizia criminale tedesca (Bundeskriminalamt), e l’allora Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. “Per le investigazioni si vuole fare maggiore affidamento all’aiuto dei pentiti di mafia italiani”, disse Henzler nell’occasione. Nonostante ci fossero delle possibilità dal punto di vista legale, ad oggi purtroppo non si è ancora riusciti ad ottenere ordinanze del tribunale per interrogare i pentiti di mafia italiani.
I media italiani riportano che Nicolino Grande Aracri si è pentito ed è diventato collaboratore di giustizia. L’uomo, definito un superboss, ha molto da raccontare anche proprio sulla ‘ndrangheta in Germania. Già da un mese si trova sotto interrogatorio. Non era mai successo che un componente di tale rango della ‘ndrangheta decidesse di confessare. A causa delle sue vaste conoscenze, l’Italia potrebbe trovarsi di fronte ad un terremoto mediatico, in quanto Grande Aracri dovrebbe avere informazioni su infiltrazioni nella politica, nell’economia e nella giustizia. Anche per le autorità tedesche la disponibilità a collaborare di Grande Aracri è un colpo di fortuna, devono solo saper sfruttare l’occasione. Nicolino Grande Aracri conosce molto bene la Germania, ci ha persino vissuto. Sicuramente potrà fare chiarezza sulla struttura della ´ndrangheta locale e le sue sedi, a condizione che gli organi di sicurezza tedeschi dimostrino interesse per le sue conoscenze e tentino di utilizzarle per raggiungere i propri obiettivi.
Chi è Nicolino Grande Aracri?
Nicolino Grande Aracri, detto “il Professore” oppure “Mano di gomma”, è il boss del clan omonimo che è tra i più importanti clan della ‘ndrangheta. Già dagli anni ‘80 Nicolino Grande Aracri era considerato un pezzo grosso. Il suo clan si arricchiva grazie allo spaccio di droga nel Norditalia, ma era conosciuto sia per le estorsioni che per investimenti leciti, per esempio nell’edilizia. L’importanza del suo clan si nota anche dalla lunga lista di affiliati. Ne facevano parte, tra gli altri, gli Arena e i Nicosia dell’Isola di Capo Rizzuto, i Pelle di San Luca e il clan Ferrazzo di Mesoraca. Anche il clan Dragone, attivo in Germania, ha contatti con i Grande Aracri. Il clan Mancuso, che negli ultimi anni è stato fortemente indebolito dall’operazione Rinascita Scott, è altrettanto strettamente connesso ai Grande Aracri. Nel frattempo ci sono sempre più uomini che, dalle fila della ‘ndrangeta, decidono di pentirsi. Che i Boss prendano le distanze dai loro clan è come sempre molto raro. E che un boss del calibro di Nicolino Grande Aracri decida di confessare lo è più che mai.
Il clan Grande Aracri dispone di numerosi collegamenti con la Germania, tra gli altri ad Augusta, Stoccarda e Münster (Non bisogna fare l’errore di scambiare i Grande Aracri con gli alleati Aracri, che sono allo stesso modo diffusi in Germania: si tratta di due famiglie diverse)
A Münster, Nicolino Grande Aracri era proprietario di un’azienda che importava ed esportava generi alimentari e aveva anche registrato il domicilio al comune. Suo fratello Ernesto, che lo sostituisce nel ruolo di boss, si era registrato ad Augusta. È già passato un po’ di tempo da tutto questo, ma la ‘ndrangheta può fare affidamento ad un’ottima rete d’informazioni. Di conseguenza Nicolino Grande Aracri è sicuramente aggiornato per quanto riguarda attività e presenza della ‘ndrangheta in Germania.
Nicolino Grande Aracri è stato arrestato più volte.
La struttura della ‘ndrangheta
Il collaboratore di giustizia Angelo Cortese dichiarò nel 1999 che Nicolino Grande Aracri ricopriva un grado molto alto all’interno della ‘ndrangheta: quello del cosiddetto criminale internazionale. Questo sta a significare che Nicolino Grande Aracri conosce molto bene la struttura della ‘ndrangheta: l’organizzazione funziona in modo tale che i propri affiliati siano a conoscenza solamente di quello che accade nei gradi inferiori, ma non degli avvenimenti ai livelli superiori al proprio.
Angelo Cortese è tra l’altro uno dei pochi esempi di collaboratori di giustizia ad essere stato interrogato dalla procura della repubblica tedesca.
Si trattò, tuttavia, di un breve interrogatorio della durata di diversi minuti, ma non di ore e sicuramente non di giorni come sarebbe stato necessario in quella situazione. Cortese fu l’ex braccio destro di Nicolino Grande Aracri e fu inserito nel clan proprio da quest’ultimo che, quindi, conosce molto bene.
Come abbiamo già raccontato, in Italia è stato inferto un duro colpo, chiamato Operazione Aemilia, alla ‘ndrangheta di Cutri, quindi principalmente ai Grande Aracri. Le investigazioni rimandano sempre più ad esponenti del clan che si trovano ad Augusta ed occupano una posizione importante nell’intera struttura della ‘ndrangheta tedesca. Non è forse questa una motivazione adatta per interrogare Nicolino Grande Aracri nell’ambito di un processo investigativo in Germania?