NOTIZIE LUGLIO 2016

1) Cybercrime in Germania
2) Svizzera e riciclaggio di denaro
3) Una nuova organizzazione? Collaboratore di giustizia su unione Cosa Nostra e ‘ndrangheta
4) Polizia decima clan Muto
5) Condanne per l’attentato a Falcone
6) Mafia e Expo

Cybercrime in Germania
L’ufficio criminale federale tedesco (BKA) ha messo in guardia contro una sempre maggiore cyber-criminalità. Nel 2015 l’autorità ha aperto 45000 procedimenti d’indagine in questo campo. L’autorità ipotizza anche un consistente numero oscuro per questo tipo di reati. Il BKA ha anche scoperto che il numero di organizzazioni criminali che si servono della criminalità in rete sta crescendo: nel 2013 erano coinvolti sei gruppi, nell’anno passato invece ben ventidue. Secondo informazioni di Mafia? Nein, Danke! e.V. a Berlino ci fu un caso di un mafioso italiano attivo come cyber-criminale.

Svizzera e riciclaggio di denaro
Il Basel Institute on Governance analizza annualmente e a livello mondiale il successo dei diversi Stati nella lotta al riciclaggio di denaro. Secondo lo studio, la stessa Svizzera ha dei problemi a riguardo. Il Paese è finito alla posizione 88 su 149 Stati analizzati in totale – dietro a Paesi come Malesia o Senegal. La graduatoria è capeggiata dai Paesi nordici: Finlandia, Estonia e Lituania.

Una nuova organizzazione? Collaboratore di giustizia su unione Cosa Nostra e ‘ndrangheta
Il collaboratore di giustizia Giuseppe Costa, ex membro del clan dei Piromalli, ha informato gli inquirenti sull’esistenza di piani per una futura stretta collaborazione tra la siciliana Cosa Nostra e la calabrese ‘ndrangheta. La nuova unione dovrebbe chiamarsi Cosa Nuova. L’obiettivo sarebbe anche di sfruttare meglio, ed insieme, gli stretti contatti che la ‘ndrangheta ha coltivato tra politici, grandi imprenditori, membri della Massoneria e di circoli e logge segreti.

Polizia decima clan Muto
Nicola Gratteri, da poco a capo della Procura di Catanzaro e noto autore di testi sulla ‘Ndrangheta, ha inaugurato il suo trasferimento con un successo: con centinaia di ordinanze d’arresto, confische di beni e capitale e vari blitz, il clan dei Muto è stato sensibilmente indebolito. La famiglia, sotto la guida di Franco Muto, ha finora dominato il turismo, i locali sul litorale e soprattutto il mercato del pesce a Cetraro, cento chilometri a sud di Napoli. I Muto sono anche attivi nel contrabbando di sostanze stupefacenti. La loro forza si palesò in particolare quando la Procura stava indagando su navi caricate di rifiuti tossici. Un parente del boss fu trovato a bordo della nave che il governo italiano mandò in ricognizione.

Condanne per l’attentato a Falcone
La Corte d’Appello di Caltanissetta ha condannato all’ergastolo quattro mafiosi per l’omicidio del giudice antimafia Giovanni Falcone, di sua moglie Francesco Morvillo e dei tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, avvenuto il 23 maggio 1992.  Un accusato è stato invece scagionato. Durante il processo è stato anche reso noto che per lo stesso fatto è stato aperto un nuovo processo contro il boss latitante Matteo Messina Denaro. Inoltre, in Sicilia al momento si sta indagando su in che misura rappresentanti dei servizi segreti sono stati coinvolti nel fatto – come parte di un patto tra Stato e Mafia.

Mafia e Expo
In apertura dei lavori per l’Expo i responsabili avevano dichiarato che nessun’impresa vicina alla mafia avrebbe potuto approfittare dei lavori di costruzione. Effettivamente al tema è stata dedicata molta attenzione. Nonostante ciò, all’inizio di luglio si è giunti al fermo di undici persone, parte di un’azienda che costruì numerosi padiglioni, e che avrebbe legami con Cosa Nostra. Gli accusati avrebbero creato un sistema di fatture false fatte per accumulare denaro nero.