Perché l’episodio dell’autobomba dovrebbe scuotere la politica berlinese?

Martedì 15 marzo è esplosa una macchina nell’ora di punta del traffico berlinese, a causa di una bomba innescata nel mezzo. La vittima è un uomo di 43 anni, già conosciuto dalla polizia: aveva precedenti per contraffazione di denaro falso e spaccio di droga, ma dal 2008 non aveva più commesso reati registrati dalla polizia.


Questo episodio dimostra che a Berlino sono presenti potenti organizzazioni criminali, e quanto sia pericoloso per i cittadini. La presenza della criminalità organizzata in Germania è molto sottovalutata, sia a livello federale che nazionale. Quando si tratta di conflitti tra criminali, spesso non viene considerato a che rischio si espone la cittadinanza, non effettuando i necessari controlli che potrebbero prevenire un tipo di eventi come l’esplosione dell’autobomba.
L’esplosione della Passat è stata causata da una bomba così potente che ha fatto saltare e ribaltare la macchina in aria, è una fortuna che, escluso il conducente, nessun altro è rimasto ferito.
In Italia, quando accadono eventi come questo, sappiamo che sono dei mezzi per trasmettere messaggi simbolici: potere, intimidazione, minaccia.
L’azione delle autorità per la sicurezza e degli inquirenti dovrebbe puntare a trovare i responsabili dell’accaduto e a proteggere i cittadini, con uno sguardo alla prevenzione rispetto a possibili futuri episodi di questo genere. L’escalation di violenza tra clan deve essere combattuta, e fintanto che il diritto tedesco e la legge non sono sufficienti, devono essere introdotte delle modifiche. In Italia i bambini coinvolti con la criminalità sono sottratti da famiglie mafiose, per la loro tutela. Perché non si può dare il via ad un progetto simile in Germania? Se l’Italia si investe denaro di dubbia provenienza, gli investitori devono giustificarne l’origine e lo scopo. In Germania non vi è alcuna legge analoga. Perché?
La società civile è ormai organizzata per prendere in mano la guida della battaglia contro la criminalità organizzata, in modo efficiente ed incisivo.
E’ tempo di capire che il crimine organizzato è un problema strutturale, complesso, e non concentrarsi sui singoli reati. Se solo si guarda al traffico di droga, al riciclaggio di denaro, all’estorsione, alle minacce e molti altri reati, si percepisce quanto grande sia la rete che c’è dietro, ed i relativi requisiti di specificità.
La polizia è però assente dalla scena della lotta alla criminalità organizzata: spesso mancano forze, fondi economici, ed una legislazione adatta a garantire l’efficienza dell’azione contro il crimine.

Un altro punto importante è che i gruppi criminali accumulano beni: questi devono essere sequestrati e confiscati. Di fatto, però, in Germania solo una piccola percentuale dei profitti è di natura criminale. L’Italia potrebbe servire come modello, perché ogni anno centinaia di milioni di euro di denaro e beni vengono confiscati: questo significa anche che una lotta efficace contro il crimine dà i suoi buoni risultati. Alcuni di questi beni sequestrati, vengono dati in gestione a cooperative, con il compito di svilupparvi business legali, a scopi sociali

In Germania è quasi impossibile verificare l’origine dei capitali provenienti dall’estero, soprattutto se sono stati interposti strumenti dei mercati finanziari, come i fondi chiusi. Lo Stato sta beneficiando anche dai proventi del riciclaggio di denaro sporco, ad esempio attraverso la tassa sul gioco d’azzardo: pagare gli operatori dei casinò significa trasformare soldi sporchi in denaro pulito, sulla base del gioco d’azzardo.