Operazione contro la cybercriminalità e i “money mules”

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Si è appena conclusa l’operazione EMMA2 (European Money Mules Action), la seconda azione europea coordinata contro il fenomeno dei “money mules”, che ha portato all’arresto di 178 persone. Questo è stato possibile grazie al supporto di Eurojust, che si è coordinata con il Centro Europeo del Crimine informatico dell’Europol nell’ambito della taskforce del crimine informatico (Joint Cybercrime Action Taskforce) nonché grazie al supporto della Federazione Bancaria Europea (Ebf).

I “money mules” sono persone reclutate da organizzazioni criminali come intermediari per il riciclaggio di denaro illecito spesso collegato a somme provenienti da frodi informatiche e campagne di phishing. Il più delle volte essi sono degli sprovveduti che, dopo aver trasferito nel proprio conto corrente le somme di denaro ricevute dai criminali, devono ritrasferirle su quello di altri, ricevendo per questo un piccolo compenso, parte dei soldi trasferiti.

All’operazione internazionale hanno partecipato le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie di 16 Paesi dell’Unione Europea (Bulgaria,  Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Latvia, Moldavia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Regno Unito, Spagna,   Ucraina, Ungheria) oltre che l’FBI e ai Sevizi Segreti americani.

In tutta Europa sono stati 580 i casi di money mules identificati e nel mese di novembre le forze dell’ordine nazionali hanno interrogato 380 persone, sospettate di aver messo in atto transazioni bancarie fraudolente per un totale di 23 milioni di euro.

Durante la settimane di arresti coordinati Eurojust e Europol hanno costituito un posto di comando e un centro di coordinamento giudiziario per assistere le autorità nazionali, effettuando controlli trasversale tra i database dei diversi Paesi e coinvolgendo 106 istituti bancari, nonchè partner privati.

Una vasta operazione internazionale di polizia, alla quale si è affiancata una “campagna di sensibilizzazione e prevenzione” iniziata il 21 novembre e conclusasi venerdì 25 volta a rendere consapevoli i cittadini sul fatto che prestarsi per favorire il  riciclaggio dei proventi di attività illecite, come le frodi online o il phishing, è un reato molto grave.

Quella dei crimini informatici è un’area di intervento prioritaria per l’Unione Europea che, alla dilagante criminalità cibernética ha risposto istitundo la EC3 Europol (European Cybercrime Centre) che è il Centro di Polizia Europea istituita all’inizio del 2013 per combattere la criminalità informatica nell’era digitale.