mafianeindanke presenta a Berlino la Carovana Antimafie ed il Parto delle nuvole pesanti.

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La Carovana Antimafie nasce nel 1994 da un’idea dell’Arci Sicilia: dieci giorni di viaggio da Capaci a Licata, attraversando il territorio con un percorso a tappe che, a un anno e mezzo dalle stragi di Capaci e via D’Amelio del 1992, si proponeva di portare solidarietà a coloro che in prima fila operavano per portare legalità democratica, giustizia e opportunità di crescita sociale nel proprio territorio, di sensibilizzare le persone per tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso, di promuovere impegno sociale e progetti concreti.
Dal 1996 la Carovana, copromossa, insieme all’Arci, da Libera, Avviso Pubblico, CISL e UIL è divenuta internazionale e prosegue nel suo progetto di creare un grande laboratorio itinerante dove l’animazione sociale sul territorio ha lo scopo di rendere vivida la democrazia e contribuire a riformare la politica, puntando alla costruzione di luoghi di aggregazione, di spazi di socialità, di metodi per combattere il degrado e la marginalità sociale – terreni su cui le mafie e la criminalità prosperano – attraverso la costruzione di relazioni tra le persone e di reti comunitarie.

Le mete della Carovana 2015 sono le periferie. Luoghi che per definizione sono “esterni a qualcosa”, “marginali”, lontani dal centro. Nelle intuizioni di Pasolini, sono “luoghi socialmente caratterizzanti”, in cui più che altrove convivono, da un lato emarginazione e criminalità, dall’altro la partecipazione sociale, dove modernità e arcaicità si confondono non solo nell’urbanistica ma anche nelle abitudini stesse delle persone che le vivono.
Marc Augè nel definire le periferie “non luoghi” contrapponendole ai “luoghi”, cioè gli spazi dove ci si riconosce e quindi gli spazi dell’identità, precisa nello stesso tempo che quelli che sono luoghi per taluni, sono non luoghi per altri. Da qui il punto di partenza del viaggio, leggere e restituire ai “non luoghi” la dignità di “luoghi” per tutti. Per fare ciò la Carovana intende scrivere e spedire lungo il suo percorso delle cartoline, come si faceva una volta nei viaggi, per raccontare cosa accade nei quartieri, in quelli “invisibili” e in quelli divenuti “fin troppo visibili”, ma non per questo meno periferici.Logo -Nuovo-1
Carovana Antimafie, fedele alla suo storia, intende sconfinare nei non luoghi sentendoli come luoghi, cercare e animare gli anticorpi alle mafie nei territori.
Il CALENDARIO 2015 della Carovana è stato ricco di tappe italiane. A Giugno la Carovana è partita da Reggio Calabria per poi spostarsi a Catanzaro, Caserta, Napoli, Valle del Lauro, Ostia, Perugia, Fano, Cesenatico Bologna, Bomporto, S. Gimignano, Mugello, Cistio, Cecina, fino ad arrivare a Bruxelles. Adesso, nel mese di settembre saranno protagoniste il Veneto, il Piemonte, la Liguria, la Sicilia e poi la Francia alla fine di settembre da cui i ragazzi si muoveranno per venire in Germania.

La carovana, composta da il fondatore Alessandro Cobianchi, una giornalista, una formatrice e operatrice di teatro dell’Espresso, si propone di svolgere, anche in Germania, attività (prevalentemente con ragazzi) utilizzando stampe, fumetti, foto e video etc… basandosi su un’educazione non formale e sull’uso di “espedienti” vari. Gli incontri sono incentrati su tre fondamentali direttrici (buone pratiche e antimafia/luoghi comuni delle mafie/organizzazione criminali e paesi europei).

A Berlino, Amburgo, Dortmund, Düsseldorf e Francoforte la Carovana presenterà inoltre, in collaborazione con il Parto delle Nuvole Pesanti, TERRE di MUSICA, progetto musicale e culturale, ideato da Salvatore De Siena, leader del Parto delle Nuvole Pesanti, e realizzato dalla band in giro per l’Italia nell’arco di due anni, con la collaborazione di Arci e Libera.
Un viaggio a tappe da Corleone a Trapani, dalla Piana di Gioia Tauro ad Isola Capo Rizzuto, da Mesagne a Cerignola, da Casal di Principe a Castel Volturno, fino a Roma, Bologna, Torino e Milano, per documentare l’esperienza dei beni confiscati alla mafia, raccontare le storie delle tante persone, spesso giovani, che ci lavorano tra mille difficoltà, intimidazioni e vandalismi, e far comprendere che i beni confiscati non rappresentano solo un valore simbolico, ma anche una risorsa, un modello di sviluppo economico e sociale alternativo.
Di questo viaggio sono stati realizzati un libro e un film documentario che raccolgono le note storiche, sociali e culturali dei beni confiscati alla mafia nonché l’esperienza umana dei suoi protagonisti. Un viaggio emozionante e umanamente arricchente, fatto con la convinzione che la legalità possa svilupparsi a partire dalle piccole azioni e che la musica, il cinema, la letteratura siano linguaggi capaci di arrivare alla gente con maggiore facilità e immediatezza.

https://www.partonuvolepesanti.com/
https://www.carovanaantimafie.org/