Lo stato della corruzione a Berlino

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È cosa nota che Berlino abbia da tempo un problema con lo spaccio di droga, ma ancora non era saltato alle cronache che persino elementi della polizia vi fossero coinvolti in prima persona anche in termini di corruttela. Possiamo dire che ci sia ancora molto lavoro da fare, dal momento che, se consideriamo gli oltre 20000 agenti di polizia della città, la questione è stata affrontata in modo piuttosto limitato, contando un numero dai tre ai sei processi per corruzione contro agenti di polizia. La polizia berlinese ha iniziato l’anno 2018 con uno scandalo, come del resto all’inizio dell’anno scorso si trovò nel pieno delle accuse (respinte) a seguito dell’attentato del dicembre 2016: si sospettava infatti che quella disattenzione pre-attentato fosse dovuta alla presenza di infiltrazioni criminali arabe.

Lo scandalo attuale riguarda un caso di tutt’altro genere: infatti è del 16 marzo la notizia dell’arresto di un poliziotto trentanovenne di Berlino insieme a due indagati turchi, con l’accusa di corruzione e di coinvolgimento nel traffico di droga. Si sospetta anche che sia colpevole del reato di rivelazione dei segreti d’ufficio: pare che fosse solito avvertire quattro operatori della ristorazione ogni volta che fosse imminente un controllo della polizia; in cambio riceveva somme fino a 3000€. Gestiva inoltre un poker club a Pankow, “Magic Card”, il cui magazzino era adibito a deposito temporaneo di stupefacenti. Cinquanta agenti e le forze speciali dell’Ufficio della Polizia Criminale statale (LKA) hanno fatto incursione nel locale, a seguito delle quali sono stati sequestrati per il momento, oltre ai telefoni cellulari e al denaro contante, beni pari a oltre 55000€.

Non molto dopo, il 28 marzo, il sospetto di corruzione è caduto su altri tre poliziotti (uno di 28 anni, due di 42) che si ipotizza lavorassero per il Dipartimento 4, che si occupa dei distretti Tempelhof-Schöneberg e Steglitz-Zehlendorf. I poliziotti avrebbero diffuso informazioni interne a cinque spacciatori di eroina libanesi; in cambio pare che fossero ricompensati con 800 € a settimana. Gli investigatori hanno perquisito le loro abitazioni e gli uffici dei commissariati di polizia, si è parlato di prove esaustive ma ancora deve essere completata la fase di valutazione.

Questi scandali seguono di poco la pubblicazione del rapporto sulla corruzione relativo all’anno 2017 (qui  per il download), in cui risulta che 114 sono i casi pendenti di corruzione e 119 i procedimenti conclusi; 94 casi sono stati invece archiviati perché le prove del reato non erano sufficienti.

Una condanna descritta nel report è relativa a una società di sicurezza responsabile dell’alloggio per rifugiati presso l’Ufficio regionale del Land per la salute e gli affari sociali: il caposezione aveva accettato una tangente di 143000 € dall’amministratore delegato e a seguito del riconoscimento del reato, è stata effettuata una confisca pari nel complesso a 480000 €.

I gruppi di lavoro anticorruzione dell’amministrazione di Berlino si sono soffermati anche sui casi lievi di mancata trasparenza, come per esempio il rilascio ai senatori di biglietti gratuiti per eventi sportivi e culturali. Questo rapporto ci conferma quanto potevamo pensare leggendo le notizie sugli scandali nella polizia: le mancanze e i ritardi nelle procedure di condanna del reato di corruzione anche in Germania contribuiscono alla convinzione di alcuni di rimanere impuniti.