Panama Papers: un affare globale

A Panama Il tre aprile il consorzio giornalistico Icji ha reso riacceso i riflettori su quello che NGO ed esperti già da tempo avevano denunciato: l’esistenza di una classe sociale di potenti di tutto il mondo, dall’Inghilterra all’Azerbaijan, dal Ruanda alla Cina a Israele, che proteggono i loro patrimoni dalle tasse che, talvolta loro stessi, hanno imposto. L’onda che la pubblicazione dei Panama Papers ha creato è però enorme, il primo ministro Gunnlaugsson si è dovuto ritirare, in Francia e il coinvolgimento di Cameron potrebbe avere un impatto su Brexit.

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Ritiro dalla circolazione della banconota da 500€. Può essere uno strumento di contrasto ai traffici illeciti?

L’idea di ritirare dalla circolazione le banconote da 500 euro, compare e scompare periodicamente dal dibattito pubblico. Nel 2010 il Regno Unito fu il primo a vietare la vendita della banconota dagli uffici di cambio, anche se il paese non fa parte dell’Eurozona. Ora l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) richiama la Banca Centrale Europea a riconsiderare il ritiro della banconota in quanto rappresenta un ottimo strumento per la criminalità organizzata, per il contrabbando di soldi sporchi. Dall’altro lato però, ci sono paesi come la Germania o l’Olanda, dove la consuetudine di usare soldi contanti invece delle carte elettroniche, ancora prevale. Quali sono allora i principali motivi a favore del ritiro della banconota viola dalla circolazione?

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Alcuni affari sospetti costano molto alla Deutsche Bank

Gli ultimi anni non sono stati rose e fiori per la Deutsche Bank – una delle istituzioni di credito più potenti conosciute a livello mondiale. La prossima settimana la banca annuncerà una perdita record, la più elevata nella propria storia: 6,7 miliardi di euro. L’istituto di credito deve ora creare ingenti accantonamenti, avendo eseguito in passato numerose operazioni di dubbia liceità, per le quali si deve ora rendere responsabile. I problemi della Deutsche Bank portano alla luce due fatti: innanzitutto che strutture criminali altamente sviluppate possono esistere unicamente potendo contare sul supporto di avvocati, commercialisti e persino istituti finanziari. D’altra parte, che evidentemente partecipare in affari finanziari svolti nella zona grigia tra legalità e illegalità non vale la pena per gli istituti di credito.

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L’Unione Europea rafforzerà la legislazione contro le frodi legate all’IVA

La Commissione Europea vuole combattere in futuro in modo più efficace i cosiddetti caroselli delle imposte. E’ stato notato che questo metodo viene utilizzato per i traffici di quote di emissioni CO2 (queste quote, ormai, non sono più soggetti all’IVA, quindi questa pratica è stata in parte contenuta). Tuttavia questo tipo di truffa si pratica anche con componenti di cellulari, contingenti telefonici, materie prime ed atri prodotti materiali ed immateriali. Nel fare ciò le agenzie delle entrate restituiscono l’IVA, che in realtà non è stata pagata. Per quanto riguarda l’UE, si ritiene che possa portare ad un importante danno economico di miliardi di Euro.

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Conferenza della GdP (sindacato tedesco della polizia) sulla criminalità organizzata

Una conferenza organizzata dal sindacato nazionale della polizia in collaborazione con mafianeindanke E.V. si è occupata per due giorni di seguito, il 12. e il 13. Ottobre della lotta alla criminalitá organizzata. Circa 80 esperti di polizia e giustizia, tedeschi e italiani hanno riferito e dialogato non solo sulla lotta alla criminalitá organizzata in Germania bensi anche sulle strutture e collaborazione sovranazionale. Si é parlato inoltre della struttura della mafia italiana, del riciclaggio di denaro sporco, di corruzione e finanziamento di gruppi terroristici collegati alla criminalitá organizzata.

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