Summit 2016 a Londra sull’anticorruzione

Lo scorso 12 Maggio 2016 Londra è divenuta la capitale delle attività di anti corruzione – più di 40 nazioni si sono incontrate all’Anti-corruption London Summit 2016.

A prendere parte all’evento è stata una vasta gamma di partecipanti: da responsabili di governo ad associazioni non governative e rappresentanti di aziende private. L’edizione di quest’anno del summit ha assunto particolare rilevanza date le recenti rivelazioni dei Panama Papers, le innumerevoli evasioni fiscali condotte da parte di grandi compagnie e l’acresciuto interesse generale verso la lotta al crimine organizzato ed alla corruzione. La Germania è stata rappresentata dal mimistro della giustizia Heiko Maas. La giornata di discussioni non ha portato a fondamentali passi avanti ne’ compromessi da parte delle autorità tedesche. Tuttavia, il meeting ha reso possibile il dialogo fra diversi paesi ed alcuni degli impegni presi in questo contesto potrebbero agire come incentivo affinchè anche altri stati prendano misure per la lotta alla corruzione.

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PCB progetto europeo sulla percezione della corruzione nelle piccole e medie imprese

Mafia? Nein danke! e.V. sarà impegnata, fino alla fine del 2017, nel progetto “The Private Corruption Barometer (PCB) – Drafting and piloting a model for a comparative business victimization survey on private corruption in the EU”, finanziato dalla Commissione Europea. La ricerca si svilupperà sotto la guida del gruppo eCrime dell’Università di Trento, in collaborazione con il Centro per gli Studi sulla Democrazia di Sofia, in Bulgaria, e l’Università Rey Juan Carlos di Madrid, in Spagna. Il progetto prevede lo sviluppo di un indicatore che misuri il livello di corruzione percepito nelle piccole imprese.

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Panama Papers: un affare globale

A Panama Il tre aprile il consorzio giornalistico Icji ha reso riacceso i riflettori su quello che NGO ed esperti già da tempo avevano denunciato: l’esistenza di una classe sociale di potenti di tutto il mondo, dall’Inghilterra all’Azerbaijan, dal Ruanda alla Cina a Israele, che proteggono i loro patrimoni dalle tasse che, talvolta loro stessi, hanno imposto. L’onda che la pubblicazione dei Panama Papers ha creato è però enorme, il primo ministro Gunnlaugsson si è dovuto ritirare, in Francia e il coinvolgimento di Cameron potrebbe avere un impatto su Brexit.

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La corruzione ora è percepita in modo totalmente diverso

La corruzione è diventata un tema sempre più importante negli ultimi anni tanto da essere anche largamente trattato dalla ricerca. Un grande progetto che unisce più enti, coinvolgendo anche alcune università, dal titolo “Management del rischio di corruzione” pone domande importanti su questo tema complesso. Abbiamo parlato con il Dottor Stephan Thiel del gruppo di lavoro dell’università di Halle.

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La corruzione fa economia. Ma a che prezzo?

Che ci sia un’ampio uso di pratiche legate alla corruzione è noto da più di dieci anni. Attualmente le perdite stimate per l’economia solo in Germania ammontano a circa 250 miliardi di Euro. La Germania non è sola a subire l’impatto negativo della corruzione, infatti secondo l’agenzia europea per la lotta alla frode,l’OLAF, le perdite per l’intera economia Europea dovute alla corruzione soprattutto nel campo degli appalti pubblici ammontano a circa 120 miliardi di Euro. Non solo, la corruzione è un fenomeno mondiale che ha impatto sui paesi industrializzati ma anche su quelli in via di sviluppo. Le perdite che questi ultimi hanno non possono essere sottovalutate, poiché nonostante le dimensioni delle loro economie siano ridotte, esse ammontano a circa 750 miliardi di Euro.

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Ritiro dalla circolazione della banconota da 500€. Può essere uno strumento di contrasto ai traffici illeciti?

L’idea di ritirare dalla circolazione le banconote da 500 euro, compare e scompare periodicamente dal dibattito pubblico. Nel 2010 il Regno Unito fu il primo a vietare la vendita della banconota dagli uffici di cambio, anche se il paese non fa parte dell’Eurozona. Ora l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) richiama la Banca Centrale Europea a riconsiderare il ritiro della banconota in quanto rappresenta un ottimo strumento per la criminalità organizzata, per il contrabbando di soldi sporchi. Dall’altro lato però, ci sono paesi come la Germania o l’Olanda, dove la consuetudine di usare soldi contanti invece delle carte elettroniche, ancora prevale. Quali sono allora i principali motivi a favore del ritiro della banconota viola dalla circolazione?

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Germania – Corruption Perceptions Index 2015

Transparency International, l’organizzazione internazionale che si occupa di lotta alla corruzione, ha da poco rilasciato le nuove stime del suo Corruption Perceptions Index. La Germania si posiziona nel 2015 al decimo posto tra gli Stati più virtuosi, guadagnando due punti e due posizioni rispetto all’anno precedente.

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Alcuni affari sospetti costano molto alla Deutsche Bank

Gli ultimi anni non sono stati rose e fiori per la Deutsche Bank – una delle istituzioni di credito più potenti conosciute a livello mondiale. La prossima settimana la banca annuncerà una perdita record, la più elevata nella propria storia: 6,7 miliardi di euro. L’istituto di credito deve ora creare ingenti accantonamenti, avendo eseguito in passato numerose operazioni di dubbia liceità, per le quali si deve ora rendere responsabile. I problemi della Deutsche Bank portano alla luce due fatti: innanzitutto che strutture criminali altamente sviluppate possono esistere unicamente potendo contare sul supporto di avvocati, commercialisti e persino istituti finanziari. D’altra parte, che evidentemente partecipare in affari finanziari svolti nella zona grigia tra legalità e illegalità non vale la pena per gli istituti di credito.

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Conferenza della GdP (sindacato tedesco della polizia) sulla criminalità organizzata

Una conferenza organizzata dal sindacato nazionale della polizia in collaborazione con mafianeindanke E.V. si è occupata per due giorni di seguito, il 12. e il 13. Ottobre della lotta alla criminalitá organizzata. Circa 80 esperti di polizia e giustizia, tedeschi e italiani hanno riferito e dialogato non solo sulla lotta alla criminalitá organizzata in Germania bensi anche sulle strutture e collaborazione sovranazionale. Si é parlato inoltre della struttura della mafia italiana, del riciclaggio di denaro sporco, di corruzione e finanziamento di gruppi terroristici collegati alla criminalitá organizzata.

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